Dominanza visiva ed apprendimento

Una corretta dominanza di sguardo favorisce la maturazione di un corretto ed efficiente schema corporeo, evitando di incorrere in inutili interferenze, che potrebbero rallentare il processo di apprendimento soprattutto nei più deboli.

I ricercatori hanno rilevato come la prima dominanza a maturare è quella visiva (verso i 3 anni) e solo dopo un lento processo di apprendimento motorio e visivo, verso i cinque anni il bambino si lateralizza prende coscienza delle due parti corporee e della loro differenza (anche per questo la scuola dell’obbligo inizia a 6 anni).

Ma questo è un processo per alcuni può avvenire più tardi o subire fluttuazioni anche verso i 6-8 anni inducendo dominanze crociate o non ben definite.

La maturazione corretta della lateralità e della dominanza in una delle due parti del corpo favorisce la maturazione di un corretto ed efficiente schema corporeo, punto d’origine per relazionare il proprio corpo allo spazio e poter acquisire e gestire senza problemi la Direzionalità: processo di proiezione e manipolazione esterna delle tre coordinate spaziali.

Ma soprattutto è importante ai fini di un efficiente esecuzione visiva binoculare, infatti è impensabile che un soggetto che abbia problemi a relazionare la sua parte destra con la sua parte sinistra sappia gestire il suo occhio destro con il suo occhio sinistro; ne è riprova che chi è strabico ha spesso problemi anche di coordinazione motoria.

Quindi è importante che questi processi si sviluppino senza interferenze, senza incongruenze per non creare problemi quando si proiettano nello spazio  come ad esempio le persone che:

•non sanno coordinare il gesto motorio rispetto al  messaggio verbale quando danno le indicazioni stradali

•hanno una capacità manuale che mal si concorda con la dominanza visiva, come chi imbraccia il fucile come un destro e prende la mira con l’occhio sinistro.

Non è detto che un ragazzo che impugna in questo modo incrociato occhio-mano non diventerà un campione olimpionico, se ha tante abilità visive supererà facilmente l’interferenza ma se ne ha poche  subirà un RALLENTAMENTO.

Lo stesso rallentamento che troverà quando dovrà apprendere simboli grafici simili con diverse rotazioni spaziali  che evidenziano la difficoltà di manipolare visivamente il simbolo grafico nello spazio.

Queste difficoltà d’apprendimento saranno superate più facilmente se l’insegnante aiutato dal genitore utilizzerà la visione che rappresenta l’83% delle informazioni per un veloce apprendimento, mettendo in relazione immagini conosciute ai simboli grafici attraverso la VISUALIZZAZIONE vediamo dei semplici esempi:

•“d” signora col sederone

•“b” nonno col pancione

•“B” signora col pancione e col senone relazionando l’immagine anche col numero 3 e il 5

•la “o” in corsivo la faccia del bambino col cappellino

•la “a” in corsivo la faccia del bambino col bavaglino immagini famigliari che camminano da sinistra a destra seguendo il verso della scrittura.

Filastrocche, concetti matematici, scientifici, logici saranno appresi più facilmente se saranno relazionati a immagini conosciute e memorizzati attraverso la visualizzazione.

Vediamo un esempio di come una semplice filastrocca venga appresa più facilmente se ad ogni strofa relazioniamo semplici immagini:

lunedì chiusin chiusino, martedì bucò l’ovino, uscì fuori mercoledì, PIO-PIO-PIO fece giovedì, venerdì fu un bel pulcino,beccò sabato un granino, la domenica mattina aveva già la sua crestina

Ma oltre alla forza della VISUALIZZAZIONE l’ottico Optometrista ha evidenziato quando sia importante sin dalla scuola materna favorire il passaggio  dal disegno libero senza schemi, caratterizzato da movimenti oculo-manuali grossolani  alla miniaturizzazione della scrittura nei quadretti caratterizzata da movimenti oculo-manuali sempre più precisi e compressi, attraverso attività di pre-grafismo e pre-scrittura.

Questi metodi d’insegnamento permettono di maturare più facilmente la capacità di localizzare i movimenti manuali sulla punta delle dita, evitando di interessare porzioni più grossolane come braccio e avambraccio che obbligano il soggetto a inclinarsi a lato per controbilanciarne il peso; inoltre il bambino maturerà la capacità di  scindere i movimenti degli occhi da quelli della testa durante gli inseguimenti visivi nell’atto della scrittura.

La maturazione di questo processo di miniaturizzazione oculo-manuale, porterà a gestire i movimenti fini delle dita nell’atto della scrittura.
Infatti, se il bambino piccolo inizialmente disegna grossolanamente facendo partire il movimento dalla spalla, nel tempo maturerà la capacità di localizzare i movimenti in porzioni sempre più distali (spalla–>gomito–>polso–>dita) permettendo la progressiva miniaturizzazione della scrittura fino ad arrivare a scrivere nei quadretti piccoli.

Per favorire questo processo di maturazione della coordinazione oculo-manuale è molto importante che nella scuola materna si effettuino un preciso protocollo di esercizi per favorire una corretta impugnatura, ideati e promossi dagli ottici optometristi della P.E.A.V. a tutela di una corretta postura visiva.

Il bambino acquisirà inoltre l’importanza di rispettare il verso della scrittura (da sinistra a destra-dall’alto in basso-in senso antiorario), evitando così di nascondere ciò che sta scrivendo.

L’ottico optometrista inoltre ha evidenziato l’importanza di attuare programmi di psicomotricità che aiutano il bambino a relazionare il proprio corpo allo spazio attraverso l’attività motoria capendo più facilmente i concetti di direzionalità spaziale come ad esempio alto e basso, dentro e fuori, destro e sinistro, davanti e dietro.

L’ottico optometrista l’ottico optometrista può ulteriormente facilitare la maturazione di un’efficiente schema corporeo attraverso compensazioni dei difetti visivi e programmi di Visual Training (allenamento ed educazione visiva) mirati a sviluppare e potenziare la funzionalità visiva.

Ma come si può verificare velocemente se ci sono interferenze tra le varie dominanze tenendo finalmente conto della dominanza visiva?

Eseguite questi semplici gesti:

•fate l’occhiolino

•distendete le braccia in avanti,

•palme delle mani rivolte verso l’alto

•sovrapponendo le mani una sopra l’altra

•formate un foro di pochi centimetri

•allineate nel un oggetto posto ad almeno 2 metri da voi 

•portate avanti un piede o state in equilibrio su un piede solo

L’occhiolino determina la dominanza visiva istintiva:

l’occhio che rimarrà aperto sarà il suo occhio dominante da lontano.

L’occhio che avete allineato nel foro la dominanza funzionale da lontano.

La mano avete posto avanti all’altra evidenzierà la dominanza manuale:

è la stessa mano che oscilla più in avanti quando camminate equilibrando il corpo rispetto alla vostra dominanza motoria. 

Il piede d’equilibrio o che avete posto avanti è il piede dominante:

sarà il piede col quale inizierete a salire i gradini 

Se rilevate discordanze nel test anche riferite alla mano di scrittura, forse evidenziano la presenza di un problema visivo o motorio incongruenze causate da fattori da ricercarsi nel presente e/o nel passato. Se vi è incongruenza rispetto alla mano di scrittura (abilità appresa spesso per imitazione)è importante evidenziare che un intervento correttivo causerebbe ancora più confusione.

Compito dell’educatore (insegnante, genitore) è evidenziare la presenza dell’interferenza richiedendo l’aiuto di un professionista , psicologo – logopedista – posturologo, ma anche dell’ ottico optometrista, se il problema è di origine visiva-comportamentale  per permettere a chi è più debole di rafforzarsi nelle sue abilità visivo-cognitive per superare l’ostacolo e rimanere alla pari con gli altri.