Come riuscire a impugnare bene

4° esercizio:

raggiungimento di una presa corretta della matita-penna

Ora al posto della perlina, utilizzare una matita, ideale se la sua sezione è prismatica-triangolare, tenendola verticalmente appoggiata al piano.

Le tre dita dovranno chiudersi e aprirsi, con le stesse attenzioni dell’esercizio precedente, facendo scivolare la matita tra l’incavo formato tra il pollice e l’indice “la valle incantata” (sella palmare). Dopo diversi contatti lungo la matita, fermarsi a circa 2 cm dalla punta (utilizzare la misura di due dita per i bambini piccoli). Con questa ultima presa tra le tre dita, avremo raggiunto l’impugnatura ideale. 

La P.E.A.V. per i più piccoli, ha ideato semplici esercizi propedeutici per una corretta impugnatura, che potranno essere proposti in forma di gioco anche da insegnanti e genitori.

La sequenza acquista la sua forza didattica, basandosi sull’acquisizione visiva di semplici GESTI che sicuramente permarranno a lungo nella memoria dei ragazzi.

1) Partiamo dall’esecuzione di un gesto “il numero TRE” o il “ Gesto della forbice aperta” con la mano di scrittura. Questo gesto sarà ripetuto spesso dal bambino, proprio nell’età dove inizia a scarabocchiare, e permette di acquisire facilmente la posizione base di partenza: Pollice, indice e medio completamente distesi – Anulare e mignolo flessi sul palmo della mano

2) Depositiamo la matita nella “VALLE INCANTATA” valle tra pollice ed indice che ricorda piacevolmente il cartone animato dei piccoli dinosauri e facciamo scivolare la matita in questa valle come se suonassimo il “VIOLINO ZIU-ZIU”. Questo esercizio di sfregamento è importantissimo per far apprendere attraverso il senso propriocettivo la corretta posizione di scorrimento del matitone nell’atto della scrittura.

3) Ora chiudiamo le tre dita pollice, indice e medio come “LE FAUCI DI UN LEONE” in modo armonico e dolce ponendo la punta dei polpastrelli sulle tre facce del matitone e scivoliamo pian pian verso la punta della matita fino ad arrivare a “DUE DITA DALLA PUNTA”.

Tecnicamente sono accettabili due tipologie di prese: a triangolo equilatero e a triangolo isoscele.Impugnatura a triangolo equilatero:

I tre polpastrelli delle dita medio, indice e pollice si trovano ciascuno su un lato diverso della penna, formando una figura a triangolo equilatero.

Impugnatura a triangolo isoscele: Il dito medio flettendo l’ultima falange, crea un lato più ampio d’appoggio, formando una figura a triangolo isoscele. In entrambe le impostazioni le due dita medio e indice, flesse all’interno del palmo, creano con la porzione laterale della mano (eminenza ipotenar) un appoggio morbido e stabile sul piano di scrittura, non ostacolando i movimenti delle altre dita.

Occorre prestare molta attenzione alla presenza di eventuali flessioni delle ultime falangi delle dita indice e medio “archetti di tensione”, provocate dall’eccessiva contrazione della presa.

Questo atteggiamento induce forte limitazione dei movimenti delle dita e compressione dei vasi sanguigni, col rischio di localizzare il movimento della scrittura su articolazioni più distanti dalla mano (gomito e/o spalla).

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